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La PEC diventa europea: cosa cambia per l’Italia?

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La PEC diventa europea cosa cambia per l’Italia

La posta elettronica certificata, che definisce quel sistema che a differenza della semplice email consente l’invio e la ricezione di email avente valore legale, entro la fine del primo quadrimestre del 2024 diventerà a tutti gli effetti interoperabile su scala europea.

La PEC è uno dei risultati della sedimentazione di varie normative inserite nel percorso di digitalizzazione del nostro Paese, con l’obiettivo di sollecitare la dematerializzazione dei processi documentali.

Il sistema, nel corso degli anni, ha acquisito una sempre più crescente centralità giuridica: l’obbligo è scattato a novembre 2009 per i professionisti e Pubbliche Amministrazioni, a novembre 2011 per le società, a giugno 2013 per le ditte individuali.

Ma cosa comporta, per la PEC italiana, l’adeguamento al nuovo standard europeo?

Adeguamento PEC agli standard europei

Con la definizione a giugno 2022 dello standard ETSI EN 319 532-4, la PEC ha ampliato i suoi confini diventando un sistema di comunicazione qualificata a livello europeo.

Per diverso tempo, infatti, la sua diffusione è stata appannaggio solamente del nostro Paese poiché, pur soddisfacendo i requisiti del servizio elettronico di recapito certificato (SERC), si sottraeva al criterio qualificato europeo (SERCQ) che implica la verifica dell’identità degli utilizzatori.

Per come l’abbiamo conosciuta, la PEC italiana conferisce alle comunicazioni valore legale, l’equiparabile di una raccomandata tradizionale con avviso di ricevimento, ma non certifica l’identità del titolare della casella.

pec europea shellrent

Il nuovo standard definisce le caratteristiche della CSI (Common Service Interface), ovvero l’interfaccia tecnologica che consente il dialogo sicuro tra gli utilizzatori di servizi di recapito qualificato, e introduce una modalità di comunicazione inedita in UE, e solo parzialmente in Italia, che prevede:

  • la verifica dell’identità dei titolari di caselle PEC, indipendentemente dal Paese di residenza;
  • l’integrità del contenuto;
  • l’avvenuto invio e la corretta ricezione del messaggio.

Pertanto, compatibilmente con l’avvio della PEC europea previsto nel primo quadrimestre del 2024, i titolari di una casella possono già provvedere ad allineare la propria PEC ai requisiti del servizio di recapito certificato qualificato definiti dell’ETSI, l’Istituto Europeo per le norme di Telecomunicazioni, effettuando due step:

  1. il riconoscimento del titolare della PEC
  2. l’attivazione della verifica in 2 passaggi

Adeguamento agli standard europei PEC: i due passaggi

Come accennato, sono due i passaggi necessari per adeguare la propria casella PEC agli standard europei.

Riconoscimento titolare casella PEC

Il primo step prevede la verifica dell’identità di Persone Fisiche o Rappresentanti Legali della Persona Giuridica a garanzia di attendibilità del mittente del messaggio e può essere eseguito tramite uno dei regimi di identificazione elettronica riconosciuti dalla Commissione europea:

  • SPID
  • Firma digitale
  • Firma digitale remota
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0)
  • Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi
  • DVO con operatore

Verifica in 2 passaggi (2FA)

L’autenticazione a due fattori garantisce un livello di protezione aggiuntivo al tuo account di posta. Ciò significa che, oltre all’inserimento delle credenziali (nella fattispecie indirizzo PEC e password), verrà richiesto un codice di autenticazione per accedere al servizio.

Riceverai questo codice sul dispositivo precedentemente verificato a seconda della modalità di ricezione scelta:

  • Notifica PUSH su dispositivo Mobile tramite APP
  • Token OTP su APP Mobile
  • Token OTP via SMS

Una volta attivata la verifica in 2 passaggi, dunque, per consultare la tua posta dovrai sia utilizzare l’indirizzo PEC e la relativa password, sia autorizzare l’accesso confermando la notifica PUSH o inserendo la One Time Password (OTP).

Nuovi vantaggi per la tua PEC europea

La valenza legale e la sicurezza delle comunicazioni rappresentano i più evidenti vantaggi della PEC: le ricevute possono essere utilizzate in ambito di contenzioso a riprova dell’invio e della ricezione di un messaggio. Allo stesso modo, il sistema garantisce l’integrità dei contenuti inviati a mezzo PEC.

Il servizio, rispetto all’equiparabile raccomandata A/R, prevede un risparmio notevole in termini di costi e tempo e offre protezione da posta indesiderata (virus, spam); inoltre, è accessibile in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo.

Con l’avvio ufficiale della PEC europea, previsto entro la fine del primo quadrimestre del 2024, la tua casella acquisirà alcune nuove caratteristiche:

  • Comunicazioni aventi valore legale con Pubbliche Amministrazioni, utenti, enti ed imprese europee.
  • Intestazioni aggiuntive in tutti i messaggi di posta.
  • Validità dei messaggi estesa a 30 anni.

La tua PEC con Shellrent

Con Shellrent puoi attivare una casella PEC scegliendo un dominio generico (es: [email protected]) oppure certificando il tuo nome di dominio, così da sfruttare un indirizzo personalizzato (es: i[email protected]).

Il nostro servizio si struttura attorno a tre offerte che si differenziano in base ai GB a disposizione (comunque espandibili) e per la dimensione dello spazio di archiviazione, che permette di tenere al sicuro le email anche a distanza di anni. Tutte le caselle PEC garantiscono:

  • Validità legale dei messaggi
  • Ricevuta di consegna o di mancata ricezione
  • Notifica email e/o sms
  • Accesso online tramite webmail
  • Possibilità di allinearsi alla PEC europea, effettuando le procedure di riconoscimento e di attivazione della verifica 2FA

Per una maggiore tutela di informazioni e dati, Shellrent offre la possibilità di attivare il Backup PEC Security Pro: si tratta di un servizio aggiuntivo che esegue in modo periodico e automatico il backup della casella PEC tramite cui potrai recuperare tutti i dati dagli ultimi due backup mensili, semestrali e annuali effettuati.
In caso di imprevisti, avrai una copia delle tue email sempre disponibile per la consultazione. Per farlo, dovrai effettuare il download del backup che scaricherà i file in formato MBOX pronti per essere importati nei principali client di posta (Outlook, Apple Mail, ecc.).

Autore Giada Mazzucco

Note sull'autore
Marketing Assistant - Appassionata di scrittura e amante della comunicazione digitale, in Shellrent supporta le imprese nell’identificazione delle soluzioni ideali in materia di hosting, cloud e infrastrutture IT
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