Security First

Archiviazione dati, guida all’object storage: cos’è e come funziona

4 minuti lettura
Guida all’object storage: cos'è e come funziona questa tipologia di archiviazione dati

Negli ultimi anni, la gestione dei dati è diventata un fattore strategico. La necessità di gestire dati non strutturati – come immagini, video, file multimediali – ha condotto all’utilizzo di sistemi di archiviazione scalabili e flessibili. È in questo contesto che si inserisce l’object storage, un modello di archiviazione dati progettato per rispondere a queste nuove esigenze, capace di gestire quantità enormi di informazioni in maniera efficiente e sicura.

Nel corso delle prossime righe, analizzeremo che cos’è l’object storage, come funziona, quali vantaggi offre e in cosa si differenzia dal cloud storage.

Che cos’è l’object storage?

L’object storage (o “archiviazione a oggetti”) è un’architettura di archiviazione in cui i dati vengono gestiti come oggetti indipendenti.

A differenza dei sistemi di archiviazione tradizionale – come il block storage o il file storage – l’object storage non organizza i dati in gerarchie di cartelle e sottocartelle, né li divide in blocchi all’interno di volumi.

Ogni “oggetto” è invece un contenitore singolo che include:

  • Il dato vero e proprio (il contenuto binario del file).
  • Un identificatore univoco (ID o hash) che consente di localizzare e recuperare l’oggetto in modo rapido.
  • Una serie di metadati personalizzabili, ovvero informazioni descrittive associate al file, come data di creazione, autore, tipo di contenuto, autorizzazioni di accesso o tag per il versioning.

Questa struttura rende l’object storage particolarmente adatto per grandi quantità di dati non strutturati, consentendo una gestione più semplice, sicura e scalabile rispetto ai modelli tradizionali.

Object storage: come funziona l’archiviazione dei dati

Come funziona l’object storage? Questo sistema si basa su un’architettura flat (piatta), priva di gerarchie rigide. Gli oggetti sono memorizzati in “bucket” o “container” – spazi che fungono da contenitori – e non in directory annidate cone nei classici file system.

Quando un utente o un’applicazione carica un file, il sistema:

  1. Divide il contenuto in un oggetto (o più oggetti, se il file è molto grande).
  2. Genera un identificatore univoco (generalmente un hash) a rappresentare l’oggetto.
  3. Associa metadati al file, che possono includere proprietà personalizzate (es. “progetto=marketing”).
  4. Archivia l’oggetto in un’infrastruttura distribuita, spesso costituita da più nodi fisici o data center, per garantire ridondanza e disponibilità.

Per accedere agli oggetti, i sistemi non utilizzano percorsi di file tradizionali ma API RESTful o protocolli specifici (ad esempio l’API compatibile con Amazon S3). In questo modo applicazioni, servizi e utenti possono caricare, modificare o recuperare dati tramite chiamate HTTP standard (GET, PUT, POST, DELETE).

Vantaggi dell’object storage

L’object storage offre numerosi benefici rispetto ai sistemi tradizionali:

  • Automatico. Ideale per gestire l’automazione di backup e contenuti via API.
  • Ridondato. Dati replicati in due datacenter a oltre 1.000 km di distanza.
  • Veloce. L’assenza di un database consente elaborazionì assai più rapide.
  • Compatibile. Include API per l’integrazione con AWS S3 e altre app.
  • Conveniente. A parità di risorse, costa meno di qualsiasi file system storage.

Object storage vs cloud storage

La domanda può sorgere spontanea: qual è la differenza tra l’object e il cloud storage? Il cloud storage è un concetto più ampio, che indica qualsiasi forma di archiviazione dei dati erogata come servizio tramite il cloud. É una categoria ampia in cui coesistono diversi modelli di storage, tra cui:

  • File storage nel cloud (ad esempio la condivisione di file su piattaforme come Dropbox o Google Drive).
  • Block storage nel cloud (volumi a blocchi per macchine virtuali).
  • Object storage nel cloud.

In altre parole, l’object storage è una tipologia specifica di archiviazione, mentre il cloud storage è il “contenitore” che può includere varie tecnologie, compreso l’object storage stesso.

Per rendere più chiara questa distinzione, ecco una tabella comparativa:

CaratteristicaObject storageCloud storage
DefinizioneArchitettura di archiviazione che gestisce i dati come oggetti con metadati e ID univoci.Servizio di archiviazione dati erogato tramite il cloud, che può includere object, block e file storage.
Struttura dei datiPiatta, senza gerarchie di directory; utilizza “bucket” o “container”.Variabile a seconda del tipo di storage (file, block, object); può prevedere gerarchie.
Modalità di accessoTramite API RESTful o protocolli compatibili (es. S3 API).Tramite interfacce web, API, protocolli standard a seconda del servizio scelto.
Tipologia di datiIdeale per dati non strutturati (immagini, video, backup, log, big data).Può includere sia dati strutturati sia non strutturati, in base alla tecnologia adottata.
Esempi di utilizzoBackup, archiviazione di contenuti multimediali, repository di dati per analytics.Hosting di siti web, archiviazione di file condivisi.

Quando utilizzare l’object storage?

L’object storage è oggi la tecnologia di riferimento per molte applicazioni cloud-native e per la gestione di grandi volumi di dati. Alcuni esempi?

  • Content delivery.
  • Archiviazione di dati.
  • Applicazioni IoT.
casi d'uso object storage: quando utilizzarlo?

La funzione versioning nell’object storage

Il versioning è una funzione che consente di conservare le versioni precedenti dei file modificati o sovrascritti. In pratica, ogni volta che un file viene caricato nuovamente con lo stesso nome o identificatore, il sistema non lo sovrascrive ma crea una nuova versione, conservando le precedenti.

Questo approccio è molto diverso dai file system tradizionali, per cui un aggiornamento comporta in genere la sostituzione del file originale. Con il versioning, invece, l’object storage archivia uno storico completo di tutte le modifiche eseguite su quell’oggetto.

Scopri il servizio Object Storage di Shellrent

L’object storage, grazie alla sua architettura basata su oggetti, offre scalabilità, affidabilità e flessibilità senza pari, risultando perfetto per i dati non strutturati e per le esigenze delle applicazioni moderne.

Shellrent offre un servizio di archiviazione a oggetti pensato per integrarsi con le più avanzate soluzioni software, permettendo di gestire gli accessi, le policy, i bucket e le chiavi S3 dalla console dedicata o direttamente dal pannello Manager, da dove potrai tenere sotto controllo lo spazio utilizzato.

Avatar photo
397 articoli

Note sull'autore
Appassionata di comunicazione digitale, in Shellrent scrivo e condivido contenuti tecnici, informativi e novità del mondo IT. Fuori dall'ufficio mi divido tra stadi, montagna e altri angoli del mondo.
Articoli
Articoli correlati
Security First

Cos’è e come funziona il servizio Backup First Save

1 minuti lettura
Lo diciamo spesso: la sicurezza dei dati non è più un optional. Ogni giorno, migliaia di siti web affrontano minacce, da attacchi…
Security First

Cos'è e a cosa serve la CDN Cloudflare

6 minuti lettura
L’ambiente online presenta nuove sfide in termini di sicurezza informatica. Le minacce cyber evolvono continuamente, acquisendo via via sempre più sofisticatezza. In…
Security First

Come proteggere la tua privacy su Internet

2 minuti lettura
La privacy su Internet è una delle preoccupazioni per molti utenti. Con l’aumento dell’uso della rete per attività quotidiane, la tutela della…