La sicurezza informatica è una tematica sempre più centrale nell’agenda di istituzioni e aziende. Analizzando i dati del 2022 è possibile effettuare una proiezione delle tendenze per il 2023, condizione che può aiutare a gestire nel migliore dei modi potenziali criticità.
Cybersecurity: i dati del 2022
Per avere un quadro definito di quelle che sono le problematiche legate ai crimini informatici, è utile analizzare i dati dell’ultimo anno, precisamente del 2022. Come riportato da Cyber Risk Index, circa il 32% delle aziende di tutto il mondo ha subìto almeno un attacco informatico.
Lo studio effettuato verte principalmente sul calcolo della differenza che c’è tra un’infrastruttura particolarmente efficiente e le aziende che non possiedono una adeguata strategia di sicurezza o che la trascurano completamente.
I dati diventano preoccupanti quando si analizzano gli attacchi andati a buon fine: infatti, in soli sei mesi è stato registrato un incremento del 6%. Affinché si possano ridurre tali valori è opportuno implementare strumenti di monitoraggio continuo e impostare una strategia efficace, oltre che dedicare del tempo alla formazione dei dipendenti in materia di cybersicurezza.
Le tendenze del 2023
Affinché si possano limitare le esposizioni a vulnerabilità, è opportuno dare uno sguardo a quelle che possono essere le tendenze per il 2023, cercando di anticiparle e di provvedere all’implementazione di strumenti utili per incrementare la sicurezza informatica.
Intelligenza Artificiale. Una delle tendenze che caratterizzerà significativamente il 2023 è l’intelligenza artificiale. Implementando soluzioni di AI è possibile monitorare in tempo reale i potenziali rischi e impostare una strategia di sicurezza preventiva. L’intelligenza artificiale, infatti, è un valido alleato per scovare anomalie e le vulnerabilità.
Cloud. Nel corso degli ultimi anni, la sicurezza aziendale si è spostata da sistemi on-premise a servizi basati su cloud. Sempre più aziende utilizzano servizi dedicati per effettuare backup dei dati, strutturando un piano di recovery in caso di imprevisti per una strategia più completa e affidabile.
IoT. Non è complesso prevedere come gli attacchi informatici aumenteranno con l’adozione sempre più crescente dell’IoT (Internet of Things). Sempre più aziende collegano i loro dispositivi utilizzando strumenti automatizzati, che per quanto appartenenti a un sistema locale, possono essere facilmente compromessi.
5G. Una delle architetture più recenti e interessanti, che potrà garantire velocità cablate e wireless sempre più importanti, è sicuramente il 5G. I parametri di sicurezza garantiscono delle buone barriere, ma l’incremento di velocità equivale anche uno scambio più rapido e massiccio di dati e informazioni, condizione particolarmente favorevole ai malintenzionati.
Ransomware. Il 2022 è stato un anno in cui i malware e tutte le sue declinazioni hanno avuto una crescita esponenziale, soprattutto negli attacchi informatici alle PMI, ma anche a grandi aziende e alla pubblica amministrazione. La richiesta del riscatto delle chiavi di sblocco è ormai una consuetudine degli hacker che voglio ricavare denaro da condizioni di svantaggio per le aziende. Il Clusit prevede un’impennata degli attacchi ransomware nel 2023.
Cookie. Al momento i cookie sono un problema ancora poco approfondito, che in futuro potrebbe presentare nuove criticità, soprattutto per quanto concerne la privacy dei dati. Alcune tipologie, infatti, potrebbero essere vulnerabili e dare la possibilità di accedere alle informazioni delle sessioni di navigazione; in tal modo, i cyber criminali sarebbero in grado di visualizzare la cronologia delle attività degli utenti.
Blockchain. Esistono diverse minacce, che sono in continua evoluzione, associate alla tecnologia blockchain. La vulnerabilità dell’esecuzione di codice potrebbe viaggiare in combinazione con altre tipologie di attacchi, come il cross-site scripting, e potrebbe anche portare ad attacchi DoS.
Come proteggersi
I dati e le proiezioni per il 2023 mettono in luce quelli che sono i rischi, soprattutto se non si dispone di un sistema di sicurezza informatica efficace.
Infrastruttura. Le PMI e coloro che hanno bisogno di proteggere i dati aziendali e quelli dei loro clienti, devono affidarsi a un’infrastruttura informatica, anche cloud, di qualità facendo leva sulle tecnologie emergenti. In questo senso, sarà sempre più fondamentale effettuare costanti aggiornamenti e verificare l’adeguatezza degli strumenti.
Formazione. Per proteggersi da potenziali attacchi informatici, una delle condizioni più importanti risiede nella prevenzione. Tra queste, presentare una cultura aziendale volta alla cybersecurity è indispensabile per contenere gli errori umani, spesso causati da superficialità e non adeguata formazione in merito all’uso di strumenti tecnologici.
Recovery Plan. Tanto quanto l’infrastruttura informatica, è essenziale gestire nel migliore dei modi il proprio recovery plan che può diventare una strategia indispensabile per recuperare i dati e garantire la business continuity.
In qualità di primo hosting provider italiano Security First, Shellrent propone, all’interno della sua offerta, una soluzione innovativa studiata ad hoc per le aziende che intendono consolidare la strategia di sicurezza. Il Disaster Recovery risponde alla necessità di agire tempestivamente in occasione di eventi imprevisti e catastrofici che compromettono l’accesso all’infrastruttura IT. Ciò permette il ripristino dei backup necessari per ritornare operativi in seguito alla perdita di dati.