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Performance, sicurezza e controllo: i nuovi Private Cloud con Proxmox

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Performance, sicurezza e controllo: i nuovi Private Cloud con Proxmox

La virtualizzazione è una componente cruciale per qualsiasi infrastruttura IT moderna, consentendo di ottimizzare le risorse hardware, semplificare la gestione e la scalabilità dei sistemi IT. Perché ci concentriamo su Proxmox? Perché Proxmox è un software di virtualizzazione open source completo, capace da un lato di offrire un ambiente unificato per la gestione degli ambienti IT e dall’altro di garantire eccellenti funzionalità senza i costi di licenza tipici delle soluzioni proprietarie.

Per diverso tempo, il mercato della virtualizzazione è stato appannaggio di consolidati player, quali VMware e Microsoft Hyper-V. Nel 2025, però, stiamo assistendo a una crescita verticale di Proxmox. Sempre più aziende scelgono soluzioni open source, flessibili e dal costo contenuto, aprendo la strada all’affermazione di Proxmox.

Che cos’è Proxmox?

Proxmox VE (Virtual Environment) è una piattaforma open source basata su Debian Linux e il risultato della combinazione di due tecnologie:

  • KVM (Kernel-based Virtual Machine) per la virtualizzazione completa di macchine virtuali. Si tratta di una soluzione che permette di creare virtual machine (VM) all’interno di un medesimo server.
  • LXC (Linux Containers) per la virtualizzazione basata su container. In altre parole, invece di creare macchine separate come fa KVM, LXC chiede “perché non condividiamo quello che possiamo condividere e separiamo solo quello che deve essere separato?”.

Grazie a queste due integrazioni, Proxmox riesce ad assicurare flessibilità all’ambiente di produzione. Dunque, a cosa serve Proxmox? Questo software permette di:

  • Configurare macchine virtuali e container con applicazioni isolate.
  • Creare cluster di server, coordinando da un’unica interfaccia più nodi fisici.
  • Monitorare le risorse in tempo reale per controllare lo stato di utilizzo di CPU, RAM, storage e il traffico di rete dei nodi e delle VM.
  • Configurare reti virtuali, VLAN, bridge e firewall per interconnettere le virtual machine e i container in modo sicuro.

Proxmox VE: numeri che parlano chiaro

  • Proxmox ha celebrato, lo scorso aprile, il suo ventennale. Gestisce oltre 1,5 milioni di host a livello globale.
  • Con una mindshare del 17% nel settore della virtualizzazione (fonte dati PeerSpot, luglio 2025), Proxmox sta rapidamente colmando il divario con i giganti già menzionati nelle prime righe.
  • Decine di grandi aziende – tra cui Udemy e Samsung – utilizzano Proxmox, insieme a molte PMI e organizzazioni principalmente in settori come IT Services, consulenza, retail e consumer services.

Quali sono le principali funzionalità di Proxmox?

Una delle caratteristiche più rilevanti è la sua interfaccia web completa e intuitiva, accessibile da qualsiasi browser. Questa console permette di gestire tutti gli aspetti dell’infrastruttura virtualizzata, dalla creazione e configurazione delle virtual machine al monitoraggio delle performance in tempo reale.

Le funzionalità di clustering di Proxmox permettono di creare ambienti ad alta disponibilità, con la possibilità di migrare VM e container in caso di guasti hardware.

Proxmox offre inoltre funzionalità di backup modulabili a seconda delle esigenze, per garantire assoluta protezione dei dati critici. In questo senso, esiste un servizio standalone, Proxmox Backup Server, progettato specificatamente per gestire backup su larga scala.

Come funziona Proxmox Backup Server?

Proxmox Backup Server è la soluzione di Proxmox dedicata alla sicurezza e protezione dei dati, capace di gestire backup e rispristini di macchine virtuali, container e server fisici. Rappresenta una importante evoluzione rispetto ai sistemi di backup tradizionali, offrendo tecnologie avanzate in un’ottica di ottimizzazione delle performance e abbattimento dei costi operativi.

Grazie all’interfaccia web, è possibile gestire e monitorare tutte le procedure di backup e ripristino da un unico punto. Il servizio Proxmox Backup Server supporta inoltre i backup di tipo incrementale e la deduplicazione completa dei dati. Grazie a queste caratteristiche, i doppioni vengono rimossi riducendo sia il traffico di rete durante le operazioni di backup che lo spazio di storage necessario. In pratica, a seguito della prima copia dei dati, quelle successive salvano solamente le informazioni modificate, producendo un risparmio di spazio e tempo.

Perché utilizzare Proxmox?

La virtualizzazione è diventata un pilastro dell’infrastruttura IT: Proxmox si posiziona come una delle migliori soluzioni per ottimizzare la gestione delle risorse e incrementare l’efficienza.

  • Efficienza. Proxmox permette di sfruttare al massimo l’hardware del server, consentendo di eseguire multiple macchine virtuali e container su un singolo server fisico. Questo approccio non solo massimizza l’utilizzo delle risorse, ma riduce anche significativamente i costi operativi e l’impronta energetica.
  • Flessibilità. Con il supporto sia per VM che per container, Proxmox offre una flessibilità impareggiabile. Gli admin possono scegliere la tecnologia più adatta per ogni carico di lavoro, ottimizzando le prestazioni.
  • Interfaccia intuitiva. Proxmox offre un’interfaccia web user-friendly che semplifica la configurazione degli ambienti virtuali, quindi la gestione delle risorse di storage, calcolo e rete.
  • Affidabilità. Proxmox supporta cluster multi-nodo, consentendo di creare server virtuali ad alta disponibilità. Ciò permette di garantire la business continuity di applicazioni mission critical.
  • Sicurezza. La piattaforma offre robuste funzionalità di sicurezza, tra queste un potente firewall (che consente di impostare regole per tutti gli host all’interno di un cluster oppure definire linee guida solo per macchine virtuali e containers) e una soluzione di backup integrata che può essere personalizzata.
  • Integrazioni: comunità attiva e integrazione con strumenti come Ansible, Ceph e Zabbix.

Virtualizzazione: Proxmox vs VMware

Proxmox e VMware rappresentano gli antipodi dell’ecosistema di virtualizzatori: da una parte abbiamo una soluzione open source, dall’altra un software proprietario. Dunque, meglio Proxmox o VMware ESXi? Per orientarti nella scelta, abbiamo preparato una tabella di confronto che evidenzia le caratteristiche di ciascuna piattaforma, aiutandoti a valutare quale soluzione si allinea meglio con i tuoi obiettivi, il tuo budget e il livello di controllo che desideri avere sulla tua infrastruttura virtuale.

CaratteristicaProxmox VEVMware (vSphere/ESXi)
SoftwareOpen sourceProprietario
VirtualizzazioneBasata su KVM e LXC per containerBasato su ESXi (bare-metal hypervisor proprietario)
Clustering e HAIntegrati senza costi aggiuntiviRichiedono vCenter e licenze specifiche
Storage supportatoZFS, Ceph, LVM, NFS, iSCSI, filesystem localiVMFS, vSAN (a pagamento), NAS/SAN con licenze
Container e VMSupporta sia macchine virtuali che containerSupporta VM, per container serve Tanzu/Kubernetes con licenze aggiuntive
AggiornamentiRolling release via repository DebianAggiornamenti vincolati alle versioni con licenza
Target idealeProvider, ambienti ibridi, cloud privatiEnterprise, grandi data center

Casi d’uso Proxmox

Proxmox si adatta a diversi contesti di utilizzo, dalle piccole infrastrutture IT alle architetture più complesse. Cosa si può fare con Proxmox? Ecco qualche scenario di utilizzo.

  • Test e sviluppo. Necessiti di provare nuove applicazioni o configurazioni senza rischiare di mandare in down l’intero server? Con Proxmox VE puoi creare macchine virtuali e container in pochi minuti, senza dover comprare alcuna licenza. Perfetto per developer che intendono sperimentare in un ambiente isolato da quello di produzione.
  • Contesti aziendali. Se un’azienda non può permettersi software dai costi proibitivi, Proxmox potrebbe rappresentare la migliore soluzione, in quanto offre affidabilità e funzioni di livello enterprise senza i costi di licenza che spesso accompagnano le piattaforme proprietarie.
  • Cluster di server fisici. Con Proxmox è possibile creare un gruppo di macchine fisiche per centralizzare la gestione, facilitando le operazioni di monitoraggio, aggiornamento e manutenzione. Ad esempio, un e-commerce gestito tramite tre server riuniti in un cluster Proxmox può sfruttare un’unica interfaccia per monitorare le prestazioni, installare aggiornamenti senza interruzioni e distribuire automaticamente i carichi di lavoro.
  • Replica. Proxmox consente di eseguire la replica dei dati di una macchina virtuale o di un container su un altro nodo dell’infrastruttura, garantendo una copia costantemente sincronizzata con lo stato originale. Questa funzionalità permette di mantenere un ambiente di standby sempre pronto, riducendo al minimo i tempi di inattività in caso di guasto e migliorando la continuità operativa dell’intero sistema.
casi d'uso di Proxmox

In breve, Proxmox si adatta a chi intende servirsi di un ambiente di test, così come a chi deve gestire un’infrastruttura mission-critical.

Shellrent e Proxmox

La potenza e la flessibilità di Proxmox hanno spinto Shellrent a sviluppare soluzioni complete, pensate per rispondere a ogni esigenza.
Che il tuo obiettivo sia ottimizzare le risorse hardware, aumentare l’efficienza operativa o costruire un’infrastruttura IT resiliente e scalabile, Proxmox mette a disposizione tutti gli strumenti necessari per raggiungerlo.

Per questo, abbiamo strutturato una nuova linea di servizi Private Cloud con tecnologia di virtualizzazione Proxmox VE. Le soluzioni mettono a disposizione risorse dedicate, ideali per gestire in modo efficiente i carichi di lavoro. L’intera infrastruttura virtuale — comprese macchine virtuali, storage, backup e rete — viene gestita direttamente tramite la console di Proxmox, mentre dal pannello Manager sono accessibili le funzionalità principali.

Puoi creare tutte le VM di cui hai bisogno, saranno le risorse disponibili a definirne i limiti. La gestione dei backup è completamente personalizzabile: scegli tu se attivarli, per quali virtual machine e con quali criteri. Puoi infatti impostare la tua Backup Policy associando un Backup Repository dedicato e specificando le macchine da includere, la frequenza con cui eseguire i backup e il periodo di conservazione. É possibile inoltre archiviare i backup in uno spazio esterno utilizzando un servizio di Cloud Storage.

Domande e risposte veloci su Proxmox

  1. Proxmox VE è adatto ad ambienti di produzione complessi? Assolutamente sì. Proxmox viene utilizzato in ambienti enterprise critici, offrendo stabilità e funzionalità per la virtualizzazione.
  2. Proxmox è un hypervisor? Più che un hypervisor, Proxmox è un software di virtualizzazione completo, che integra le caratteristiche di un hypervisor di tipo 1 (bare-metal) e allo stesso tempo offre strumenti avanzati di gestione, clustering, backup, replica e interfaccia centralizzata.
  3. Come si installa Proxmox? Shellrent offre Proxmox come opzione per i Server Dedicati: scegliendo questa soluzione durante l’acquisto, il software è già preinstallato e, dunque, non è richiesta alcuna operazione da parte dell’utente.
  4. È possibile migrare da VMware a Proxmox VE? Sì, Proxmox include strumenti che supportano la migrazione di infrastrutture VMware. L’azienda stessa dichiara che il 95% delle configurazioni VMware possono essere migrate senza problemi a Proxmox.
  5. Quali sistemi operativi posso virtualizzare? Qualsiasi sistema operativo compatibile con KVM: Windows, Linux, BSD e altro.

Hai altre domande? Non esitare a contattarci: il nostro Team sarà lieto di rispondere a ogni tuo dubbio.

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Note sull'autore
Appassionata di comunicazione digitale, in Shellrent scrivo e condivido contenuti tecnici, informativi e novità del mondo IT. Fuori dall'ufficio mi divido tra stadi, montagna e altri angoli del mondo.
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