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Come realizzare un piano editoriale

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Come realizzare un piano editoriale

Quando vediamo un post su Instagram da parte di aziende o influencer, dobbiamo pensare che dietro ad esso c’è un grande lavoro di content marketing.
Ogni base editoriale ha uno scopo, che è quello di aumentare le visite, i clienti e le vendite.

Cos’è un piano editoriale

Un piano editoriale è un documento che aiuta a gestire cosa e come pubblicare qualcosa sui social media. Questo documento è composto da circa 20 pagine ricche di tabelle e mappe che spiegano al meglio come migliorare e costruire un propri target con facilità.

Seguendo questo documento e delle strategie in ottica SMART (specifico-misurabile-achievable-rilevante-tempo) è possibile raggiungere gli obiettivi desiderati.

Chi lavora ad un piano editoriale

Un piano editoriale per funzionare al meglio ha bisogno di un grande gruppo di professionisti che lavora dietro. Sicuramente la figura principale è il capo redattore, colui che si occupa della coordinazione del progetto e che applica le strategie adeguate in ogni situazione. Il capo redattore è anche colui che organizza le pubblicazioni, le interazioni con esse e fa sempre un punto della situazione.

Come realizzare un piano editoriale

Per creare questo documento, le conoscenze devono essere dettagliate e seguire una serie di azioni. In particolare bisogna conoscere:

  • Brand. La sua storia, i suoi valori, i suoi competitors, le debolezze, le strategie adoperate, brand identity e tone of voice. Tutti questi elementi vengono forniti dai social media professionist di un account o in caso di liberi professionisti devono essere raccolti da sé.
  • Competitor. Monitorare un competitor significa sapere chi sono, cosa fanno e come agiscono, senza copiare. Osservando è possibile trovare degli spunti ma anche capire quali strategie non riscuotono successo tra i clienti, ed avere una propria unicità.
  • Audience. Tramite questo fattore si riesce capire che genere di prodotti attirano di più il cliente, i suoi interessi maggiori e abitudini. i dati ottenuti sono disponibili dei piani editoriali social attraverso gli insight e sentiment analysis. In altri casi è possibile reperirli tramite analisi del mercato, analisi del traffico di un sito etc.
  • Obiettivi. La social media strategy è la base che permette di individuare gli obiettivi del piano editoriale, ed è composta da lead generation, promozione, conversione, brand awareness, fidelizzazione, brand reputation, generazione di traffico verso il sito web e social engagement.
  • Canali. Ogni social ha un traffico e delle caratteristiche diverse, alcuni si adagiano meglio al marketing digitale altri un po’ meno. Per questo è importante individuare il giusto canale per il successo.
  • Conoscenza dei social media. Collegandosi al punto precedente, ogni azienda deve adattarsi alle linee guide dei social su cui lavora al fine di avere un giusto riscontro, come la pubblicazione di contenuti di un determinato tipo e l’utilizzo che ne fanno le persone. Ogni social nelle impostazioni ha una lista di linee guida che ogni azienda deve seguire e rispettare.
  • Risorse a disposizione. Per creare dei contenuti bisogna infine valutare anche le risorse che si hanno e quanto si può investire in esse. Le figure che si occupano di questi aspetti sono: video maker, motion graphic designer, social ads expert, social media manager, copywriter, graphic designer, project manager e community manager.

Una volta seguiti tutti questi punti, si può passare alla fase concreta del progetto, ovvero ai temi e proposte di prodotti che l’azienda ha intenzione di pubblicizzare. Il brand deve raccontare sé stesso in modo da dar fiducia ai possibili clienti, dare una chiave comunicativa con essi per maggiore supporto, ed infine individuare ciò che potrebbe interessare di più seguendo le statistiche ottenute. Il processo non è facile, anzi è molto lungo, infatti i risultati sperati non verranno raggiunti subito. In questo caso è importante ricordare l’investimento speso se ne vale la pena e non crea difficoltà.

Da cosa è composto un contenuto

Per un social media, nel piano editoriale è importante inquadrare i componenti di ogni contenuto. Essenzialmente essi sono di due tipi: copy e visual.
Il copy è la parte del testo da inserire in un prodotto o per descrivere l’azienda. Non deve essere troppo lunga, ma diretta, esplicita ed essenziale.
Il visual è invece la parte di immagine o video che va associata al copy. Può essere costituita da: immagini, video, gift, meme, interviste, tutorial, podcast, link, stories, post, presentazioni etc.
Le grafiche associate, come i loghi di un brand o pubblicità, servono essenzialmente ad attirare il cliente, quindi migliore sarà la qualità maggiori saranno i riscontri. Per migliorare la qualità si può giocare molto sui font, sui colori, sui disegni minimal che non distolgono l’attenzione.

Come organizzare un piano editoriale

Un altro punto fondamentale per gestire al meglio i contenuti da pubblicare sui social sono le calendarizzazioni. È consigliato creare delle tabelle nelle note in cui dividersi gli incarichi giornalieri da rispettare seguendo delle fasce orarie. In questo modo il lavoro sarà semplificato e non ci saranno accavallamenti con la gestione di più siti. Per farlo è possibile utilizzare anche delle applicazioni o servizi di aiuto come Google Calendar, PostPickr che consente di vedere anche come un post appare in anteprima nel feed, e Trello.

La regola 4-1-1

La regola 4-1-1 è un metodo per gestire un piano editoriale digitale, che si basa sulla pubblicazione di 4 contenuti di altre fonti, 1 contenuto informativo personale e 1 contenuto commerciale.
Nei 4 contenuti esterni devono essere interessanti e in linea con i tuoi contenuti, ma presi da altre fonti quindi non firmati dall’azienda che pubblica.
Il contenuto informativo personale può essere un articolo o una diretta da applicare sul social in cui si danno maggiori informazioni sulla propria azienda.
Infine, il contenuto commerciale deve essere allegato ad un post di vendita. Tramite di esso i clienti avranno informazioni sui prodotti e in alcuni casi anche dei codici sconto, promo o sconti sui set.
Questo tipo di strategia è utile specialmente perla newsletter e per aziende più o meno commerciali, ma per un’azienda che lavora sui social non è il massimo pubblicare contenuti non propri anche se autorizzati.

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Foto Manager Elena Parise
90 articoli

Note sull'autore
Marketing Assistant - Appassionata di scrittura e social media, crede fortemente nell’influenza positiva del digitale e della comunicazione nella vita quotidiana. In Shellrent supporta le imprese nell’identificazione delle soluzioni più adatte in materia di hosting, cloud e infrastrutture IT.
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