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Come creare e caricare il file .htaccess

2 minuti lettura
Come creare e caricare il file .htaccess su un server web Apache

Il file .htaccess rientra tra i principali componenti di una struttura web. Approfondiamo, di seguito, le modalità per creare un file .htaccess, i suoi requisiti e funzionamento.

Cos’è il file .htaccess?

.htaccess è un file di configurazione di testo in formato ASCII che detta istruzioni al web server Apache. Ha il compito di gestire in modo centralizzato le funzionalità dei singoli siti web; infatti, stabilisce delle regole che valgono per la directory e le sottodirectory in cui è inserito.

Requisiti del server

Il file .htaccess funziona su sistemi Linux e Windows con un web server Apache. Per sfruttarne appieno le potenzialità, è fondamentale verificare preventivamente la corretta attivazione di specifici moduli Apache essenziali come mod_rewrite, mod_headers, mod_expires e mod_security, ciascuno dei quali abilita funzionalità distintive per l’ottimizzazione del sito.

L’accesso a queste funzionalità non è tuttavia automatico: richiede che l’hosting o il server configurato disponga delle appropriate autorizzazioni a livello di directory per consentire le sostituzioni (overrides) tramite .htaccess.

Nei contesti di web hosting, queste autorizzazioni potrebbero essere limitate per ragioni di sicurezza e stabilità dell’infrastruttura complessiva.

Come creare il file .htaccess?

Per chi non gestisce abitualmente un web server e quindi non possiede la giusta confidenza con questa struttura, è possibile ricorrere ad un servizio molto pratico e intuitivo chiamato .htaccess redirect. In particolare, questo tool permette di generare il codice da scrivere all’interno del file attraverso un apposito modulo.

Con questa applicazione è possibile definire ogni caratteristica di un .htaccess e ogni istruzione che si desideri inserire all’interno, con lo scopo di redirezionare il traffico Internet su uno specifico sito web. Questo tool permette anche di definire pagine di errore e bloccare l’hotlinking o gli utenti sulla base di indirizzi IP, oltre a molte altre funzioni.

Come caricare il file .htaccess sul server?

Per caricare il file .htaccess sul server si può utilizzare un normalissimo client FTP (FileZilla, Leech Ftp, ecc.) facendo attenzione ad abilitare l’opzione “Visualizza file nascosti”.

Il file va caricato nel root del sito, ossia la cartella principale, settando i permessi del file per sicurezza a 640.

Dove si trova il file .htaccess?

Il file .htaccess, elemento cruciale per la configurazione server-side di siti web, può teoricamente risiedere in qualsiasi directory dell’architettura di hosting, ma nella prassi operativa si colloca prevalentemente nella directory principale (root) del sito web. Questa ubicazione strategica varia in base alla configurazione specifica del servizio di hosting: potrebbe trattarsi della cartella “www”, “httpdocs”, “public_html”, “webroot” o “htdocs”, a seconda del provider e dell’architettura del server utilizzato.

Il posizionamento del file è importante, poiché il suo raggio d’azione si estende gerarchicamente alla directory in cui è posizionato e a tutte le sottodirectory discendenti, creando una cascata di regole applicative.

A cosa serve il file .htaccess?

Con il file .htaccess potrai effettuare numerose operazioni, semplicemente inserendo delle determinate regole all’interno del file rewriterule htaccess. Tra le varie azioni:

  • Creare messaggi di errore personalizzati: invece delle classiche pagine di errore generiche, puoi mostrare pagine più accoglienti quando un utente incontra un problema (come quando una pagina non viene trovata).
  • Reindirizzare i visitatori da vecchi a nuovi indirizzi: se hai cambiato l’URL di una pagina, puoi configurare un reindirizzamento permanente che guida automaticamente i visitatori alla nuova posizione.
  • Controllare l’accesso ai contenuti: puoi impedire che utenti esterni vedano il contenuto di alcune cartelle o limitare l’accesso solo a persone autorizzate.
  • Proteggere le tue immagini: puoi impedire che altri siti utilizzino le tue immagini collegandole direttamente dai loro contenuti (risparmiando la tua larghezza di banda).
  • Aggiungere protezione con password: puoi richiedere credenziali di accesso per visualizzare determinate sezioni del tuo sito.
  • Bloccare determinati indirizzi IP: hai la possibilità di impedire l’accesso al tuo sito da specifici indirizzi IP che potrebbero rappresentare una minaccia.
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