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I migliori tool per effettuare uno stress test del sito web

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I migliori tool per effettuare uno stress test del sito web

Le performance di un sito contribuiscono, in larga parte, a sviluppare un’esperienza ottimale. In questo senso, sapere se un e-commerce o un sito aziendale possano reggere a un incremento del traffico è fondamentale per evitare perdite e danni alla reputazione online. Per analizzare le prestazioni del tuo sito web, in relazione alla sua stabilità, devi eseguire uno stress test. A cosa serve e come effettuarlo?

Cos’è uno stress test?

In linea generale, con stress test si intende un’analisi approfondita del tuo sito web in relazione ad uno stato critico o estremo: questo solitamente coincide con l’avere a che fare molte richieste in entrata da gestire correttamente.

Sebbene la maggior parte dei siti web sia solita a registrare livelli di traffico abbastanza standardizzato, in concomitanza di eventi come il Black Friday possono verificarsi picchi di traffico e carichi di lavoro significativi per gli e-commerce.

Se il tuo sito web registrasse un picco inaspettato in un breve periodo, saresti in grado di gestirlo? Lo stress test è il benchmarking per comprendere come si comporta un sito web di fronte a circostanze specifiche.

Quali sono gli obiettivi e i vantaggi di uno stress test?

Effettuare uno stress test al sito web offre numerosi vantaggi cruciali per garantire la sua affidabilità e prestazioni ottimali. Innanzitutto, questo tipo di analisi consente di identificare e mitigare potenziali vulnerabilità, migliorando la sicurezza complessiva del sistema. Inoltre, uno stress test fornisce una valutazione realistica delle capacità del sito web di gestire carichi di traffico elevati, permettendo di prevenire situazioni di sovraccarico durante eventi eccezionali come promozioni o picchi di traffico.

Di seguito obiettivi e vantaggi di uno stress test:

  • Verificare la tenuta del sistema quando si trova davanti a situazioni dove il carico è estremo.
  • Individuare il limite di utenti e di richieste contemporanee, superato il quale il sistema non assicura più stabilità.
  • Identificare se il sistema diagnostico predisposto a protezione degli errori riesce a visualizzare i messaggi appropriati all’amministratore, in modo da permettere una più semplice risoluzione del problema.
  • Conoscere e poter apportare eventuali misure di protezione, come la pulizia del codice sorgente.
  • Verificare l’integrità dei dati elaborati fino al momento di sovraccarico, per essere certi del funzionamento dei sistemi di sicurezza e di backup predisposti.
  • Testare configurazioni hardware diverse come RAM, processore di sistema, disco.
  • Verificare la velocità di risposta del sito web dinnanzi alle richieste, dando la possibilità di aumentarla per permettere più connessioni contemporanee.

Come si esegue uno stress test?

In linea generale è bene predisporre prima dell’esecuzione dello stress test una serie di punti di controllo che permettano di monitorare la stabilità del sistema, la sua rispondenza ai canoni che deve soddisfare, i requisiti e gli strumenti messi a disposizione.

1: Analizzare i requisiti

Per eseguire uno stress test occorre, in primis, analizzare i requisiti che si intendono soddisfare. Le prestazioni che si vogliono raggiungere sono solitamente l’analisi del carico di lavoro massimo che il sito può sopportare, response time e throughput. Può essere una buona idea, in questi casi, mettere tutti i punti nero su bianco, in modo da poter annotare ogni tipo di reazione del sito man mano che il test è in corso.

2: Pianificare l’esecuzione dello stress test

Se lo stress test si articola su più punti, è importante impostare le varie prove includendo tutti i punti da toccare, l’ambiente nel quale verrà eseguito (ossia hardware e software), l’analisi delle risorse impiegate e gli scenari di esito plausibili. Virtualizzare e ipotizzare significa giocare d’anticipo con i risultati, permettendo di predisporre una più facile strategia di risoluzione del problema qualora se ne verifichi uno non inaspettato.

3: Selezione dello strumento ed esecuzione dello stress test

Fra i molteplici strumenti messi a disposizione per l’effettuazione dello stress test per sito web – e presentati di seguito fra i migliori in circolazione – quelli da utilizzare devono essere scelti utilizzando la classica formula del rapporto fra costo\beneficio (ovvero efficacia nel caso in cui le ipotesi da vagliare con il test siano molte), considerando inoltre la copertura che il tool offre per il caso specifico del test e la curva di apprendimento dello strumento. Inoltre, deve anche essere tenuta in considerazione la dimestichezza dell’operatore che eseguirà il test con lo strumento: meglio lo conosce, più efficacemente lo utilizzerà.

Basterà poi seguire i passaggi contenuti nel tool selezionato e appuntare, caso per caso, ogni singolarità o errore visualizzato. Bisogna infatti valutare con attenzione lo script da eseguire per mandare in sovraccarico il sito così da svolgere lo stress test in modo efficace.

Quali sono i migliori strumenti per eseguire uno stress test?

La pianificazione preventiva attraverso uno stress test consente di ottimizzare le risorse, evitando costosi downtime e assicurando un’esperienza utente continua. Di seguito, proponiamo qualche strumento utile a effettuare uno stress test.

Gatlin

Gatling è disponibile in versione gratuita ed enterprise, entrambe ricche di funzionalità. La versione Enterprise ha caratteristiche differenti, come un’interfaccia più intuitiva, e supporta una gamma più ampia di integrazioni.

LoadView

È uno strumento che fornisce dati estremamente accurati, emulando da vicino gli utenti reali. È in grado di simulare variabili dinamiche e persino in base alla diversa geolocalizzazione. Il test inizia con un numero predeterminato di utenti simultanei e può essere regolato in modo graduale.

Man mano che viene eseguito il test, il report mostrerà in tempo reale in che modo i tempi di risposta vengono influenzati da tali condizioni di carico mutevoli.

Apache Meter

Questo tool riesce a simulare un grande carico sul server, mettendo inoltre a disposizione uno strumento di analisi per vari scenari. Lo scopo principale è quello di misurare la resistenza e la forza del portale.

Radviwe

Disponibile in modalità premium, offre diversi tool in un’interfaccia comoda e pratica da usare, permettendo di scoprire prestazioni e carico di cui si necessita per i propri scopi. Inoltre un pratico archivio permette di tenere a portata i risultati ottenuti, in modo da poterli confrontare.

Grinder

Programma con una licenza gratuita (c.d. Open Sorce) è molto spartano nell’interfaccia ma comodo e completo da usare. Sviluppato su Java, può essere utilizzato anche dai più inesperti.

Blazemeter

Strumento per creare report complessi con cui è possibile valutare anche tutte le performance del sito, sulla base di risultati precedentemente caricati.

Come analizzare i risultati dello stress test per siti web

Come accennato, non esistono risultati giusti o sbagliati sulla riuscita di uno stress test ma solo quelli pertinenti alle proprie esigenze. Le metriche di test in esame, su cui deve basarsi l’analisi dei risultati, sono solitamente il tempo di risposta, che visualizza quanto il sistema sia veloce nel dare i risultati agli utenti e il limite massimo con cui riesce ad elaborarli fino a quando il client non riceve più risposta. In secondo luogo c’è la quantità e la qualità dei file o di ogni altro dato che l’utente riceve dal server e viene chiamato throughtput.

L’utilizzo del processore e delle memorie, sia volatili che fisiche, mostrano i picchi di carico delle elaborazioni dei dati richiesti, oltre che il tempo di restituzione all’utente.

Infine c’è il numero di transazioni che non sono riuscite: qui si vede con sicurezza qual è il carico massimo che il sito può supportare e oltre cui è bene non andare.

Differenze tra stress test e test di carico

Come accennato, stress test e test di carico sono due cose diverse: il primo viene eseguito per valutare il comportamento del sito al di fuori di condizioni normali e ha proprio lo scopo di mettere in difficoltà il sistema portandolo al crash. Il test di carico, invece, viene eseguito in condizioni normali e ha lo scopo di verificare la stabilità e la velocità di invio delle risposte fuori da condizioni estreme e volutamente difficoltose.

Come tenere i valori sotto controllo?

Per monitorare in modo costante le risorse utilizzate puoi affidarti al nostro servizio Active Monitoring che analizza in tempo reale lo stato di un applicativo sul tuo server o dispositivo. Basterà attivare le sonde sulle risorse che vuoi controllare tra cui carico CPU, occupazione RAM, spazio storage disponibile e così via.

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Note sull'autore
Marketing Assistant - Appassionata di scrittura e amante della comunicazione digitale, in Shellrent supporta le imprese nell’identificazione delle soluzioni ideali in materia di hosting, cloud e infrastrutture IT
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