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Cosa sono e come funzionano le API?

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Cosa sono e come funzionano le API

Le API fanno parte del mondo informatico sin dai suoi albori, quando venivano utilizzate come librerie per i sistemi operativi e agivano a livello locale rispetto al sistema in cui si operava.

A partire dagli anni 2000, invece, si sono evolute e sono diventate una delle tecnologie più importanti nel campo dell’integrazione remota di dati. Vediamo, dunque, di approfondire cosa sono e come funzionano.

Cosa sono le API? Le caratteristiche principali

Acronimo sta per Application Programming Interface, la loro funzione principale è quella di far comunicare due applicazioni tra loro, comportandosi, quindi, come una sorta di intermediario. In parole povere, l’API è il messaggero che consegna la tua richiesta specifica al provider da cui viene inviata e, di conseguenza, ti restituisce una risposta.

Un’API di qualità deve rendere più semplice lo sviluppo di un software fornendo degli elementi costitutivi. Nel momento in cui uno sviluppatore si occupa di creare il codice, spesso ha la possibilità di non partire da zero proprio grazie all’utilizzo delle API.

Una delle loro caratteristiche, infatti, è l’essere riutilizzabili. Questo permette agli sviluppatori di rendere i processi meno ripetitivi e di aggiungere complessità tramite la scrittura di parte del codice. Ti sarà chiaro, dunque, come lo sviluppo delle applicazioni, in questo caso, sia molto più rapido.

Infatti, il riutilizzo delle API consente agli sviluppatori di non reinventare il tutto scrivendo l’intero codice ogni volta che realizzano un nuovo progetto software.

In che modo l’integrazione delle API permette di semplificare il lavoro degli sviluppatori?

Uno dei vantaggi principali dell’utilizzo delle API è la possibilità di integrazione di diverse applicazioni.

Questo è uno strumento che permette a sistemi di fornitori differenti di comunicare tra loro e integrarsi in maniera reciproca. Così, si possono inserire delle informazioni e dei dati all’interno di un’applicazioni e averli disponibili in modo automatico dentro altre piattaforme.

L’utilizzo dell’integrazione API permette, inoltre, di creare un collegamento tra due diverse applicazioni, così che sia possibile effettuare uno scambio di dati tra i due sistemi. Inoltre, gli sviluppatori possono anche utilizzarle per procedere alla sincronizzazione di dati su varie piattaforme.

Ad esempio, se inserisci un nuovo contatto su un tuo sito, questo può essere automaticamente riportato anche in un altro sistema. Si tratta, senza alcun dubbio, di un beneficio determinante nell’ambito della condivisione dei dati in modo sicuro. Infatti, l’integrazione API permette di mantenere l’integrità dei dati tra più piattaforme.

Ma come funzionano, nel concreto, le API?

Iniziamo da un esempio. Immagina di essere in un ristorante e di trovarti di fronte un cameriere. Tu sei il cliente e sei comodamente seduto con il menu in mano pronto a scegliere cosa ordinare. La cucina e il suo staff rappresentano il fornitore che dovrà provvedere all’evasione del tuo ordine.

Avrai bisogno di un link che comunichi il tuo ordine alla cucina e che ti consenta di ricevere l’ordinazione al tavolo. Questo non può essere lo chef e il suo staff, perché impegnati nella preparazione del cibo.

Hai bisogno, quindi, di qualcuno che ti colleghi allo chef e questa figura è il cameriere, ovvero l’API, che prende in carico il tuo ordine, lo trasmette alla cucina e ti restituisce una risposta (in questo caso il cibo). Se l’API viene progettata in modo corretto, il tuo ordine andrà perfettamente a buon fine.

Questo è un esempio riportato nella vita reale che ti fa comprendere in modo semplice il funzionamento dell’API. Ma come funzionano veramente in ambito informatico?

A tal proposito, prendiamo ancora in esempio uno scenario molto comune che ti sarà capitato di vivere: la prenotazione di un volo online. Quando effettui una ricerca, trovi diverse opzioni: città di partenza e di arrivo, date, classe di volo e altre possibili variabili aggiuntive (bagagli, scelta dei posti, etc.).

Per prenotare devi interagire con il sito web della compagnia per accedere al suo database e verificare che siano disponibili dei posti nelle date prescelte, ottenendo anche informazioni che riguardano i costi, gli orari, il tipo di rotta e così via.

La possibilità di ottenere tutte queste informazioni prevede necessariamente che tu abbia accesso al database della compagnia, sia che tu stia navigando sul sito ufficiale o da un servizio di viaggi online.

L’applicazione deve interagire con l’API della compagnia aerea e dare l’accesso ai dati del suo archivio. L’API, quindi, è l’interfaccia che esegue e fornisce le informazioni dal sistema che stai usando a quello della società di volo. In più, ottiene la risposta e la invia all’applicazione con la quale interagisci.

Gli attori principali nel funzionamento dell’API

Abbiamo visto come le API nascano per rispondere a esigenze specifiche di intercomunicazione tra dispositivi e applicazioni.

Ogni dispositivo, software, applicazione, viene realizzato con linguaggi e strutturazione dei dati non omogenei tra di loro e che sono in continuo cambiamento. Questo comporta una maggiore difficoltà nel gestire la loro comunicazione, a meno di non dar vita ogni volta a connettori specifici.

Le API garantiscono, invece, un’interfaccia di comunicazione indipendente dal linguaggio di programmazione, dalle finalità e dalle caratteristiche dell’applicazione che invia il messaggio e di quella che lo riceve.

Gli attori principali di questa interazione sono: il server, ovvero che invia i dati che corrispondono alla chiamata, e il client, che è colui che effettua la chiamata, cioè la cosiddetta API call che mira a ricevere in cambio dei dati.

I vantaggi delle API: perché utilizzarle?

Le API fanno parte del web e sono ormai comuni nel business moderno. Grazie alla semplicità d’uso, la loro diffusione è notevolmente cresciuta nelle aziende che gestiscono piattaforme e infrastrutture in Rete.

Le API facilitano il design e l’architettura dei software, aggiungendo flessibilità e maggiore sicurezza, così da offrire più scalabilità e manutenzione nel corso degli anni. Il loro ruolo, dunque, è determinante in quanto sono utilizzate da quasi tutti i siti, gli applicativi digitali e i dispositivi fisici IoT. Capire il loro funzionamento aiuta anche a comprendere con più facilità quali sono gli elementi determinanti degli strumenti che utilizzi quotidianamente sia per passione che per lavoro.

Quindi, avere maggiori informazioni a riguardo è molto utile qualsiasi sia il tuo ruolo lavorativo. Ti permetterà, infatti, di poter dialogare in maniera più consapevole con altri componenti del team aziendale che si occupano di sviluppo e con i tecnici. Inoltre, potrai avere la possibilità di sperimentare e rendere automatiche alcune attività ripetitive tramite semplici e intuitive azioni automatizzate.

Bisogna ormai considerare che le piattaforme migliori sul mercato del web consentono di lavorare con le API e di sfruttare le loro potenzialità e la flessibilità.

Conoscere il loro funzionamento, inoltre, permette di risparmiare molto tempo e di prevenire eventuali errori manuali, così che potrai concentrarti su elementi più importanti del tuo lavoro online, come accrescere l’engagement degli utenti o superare la concorrenza diretta tramite nuove strategie.

Quali sono le principali categorie di API?

Esistono diversi tipi di API che puoi utilizzare. Le categorie principali che le racchiudono sono le seguenti:

  • API Pubbliche, alle quali puoi accedere in totale libertà e che vengono usate anche per finalità di branding, con l’obiettivo di spingere gli utenti a utilizzare la tua piattaforma in modo professionale e tecnico. Inoltre, sono utili per agevolare l’innovazione open source. Questo non vuol dire, però, che siano offerte in forma gratuita. Infatti, è possibile che per il loro utilizzo ti venga richiesto il pagamento di un corrispettivo per l’utilizzo a fini commerciali;
  • API Private, usate internamente a un’azienda per facilitare il funzionamento del proprio applicativo e delle funzioni accessorie;
  • API Partner, ovvero quelle utilizzate tra partner aziendali. Si tratta, ad esempio, di forniture di servizi di pagamento, integrazioni software, tracciamento di attività e così via.

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Appassionata di comunicazione digitale, in Shellrent scrivo e condivido contenuti tecnici, informativi e novità del mondo IT. Fuori dall'ufficio mi divido tra stadi, montagna e altri angoli del mondo.
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