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Digital Marketing

Ottimizzare l’email marketing per aumentare le conversioni

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ottimizzare l'email marketing per aumentare le conversioni

Tra le risorse di marketing più preziose, la mailing list regna sovrana. Le email, infatti, si confermano ancora oggi lo strumento più efficace per raggiungere il target di riferimento, ottenere il miglior ritorno sull’investimento (ROI), svolgere attività di lead generation e customer retention.

Con l’email marketing, promuovere il tuo business e aumentare le conversioni attraverso l’acquisizione di nuovi clienti e la costruzione di un legame di fiducia con quelli esistenti è più semplice.

Vantaggi dell’email marketing

Come accennato inizialmente, l’email marketing è molto efficace perché ha un elevato rendimento sugli investimenti anche per le piccole realtà che non possono permettersi di impiegare tempo o grandi risorse in strategie più strutturate. Tuttavia, non tutto si riduce al ROI.

L’email marketing offre la possibilità di creare campagne personalizzate, basate quindi sul pubblico di riferimento per rendere la comunicazione quanto più mirata e persuasiva. In generale, la personalizzazione è alimentata dalla segmentazione dei clienti ed è l’arma più utilizzata dai marketer per ottenere risultati.

Secondo Forbes, infatti, l’email marketing è ancora lo strumento più potente per ottenere conversioni, ma non bisogna scordare che le strategie maggiormente efficaci sono personalizzate, mirate e realizzate tenendo conto degli obiettivi aziendali così come delle preferenze dei clienti. L’invio di messaggi in base alle preferenze degli utenti, ai loro interessi, agli acquisti effettuati non è solo un modo per aumentare la brand awareness, ma è un’opportunità per sviluppare il legame di fiducia e mostrare ai clienti il valore della tua azienda.

Come aumentare il tasso di conversione

Ancor prima del tasso di conversione, una miglior comprensione della propria campagna di email marketing viene data dal tasso di apertura e di clic. Questi dati pongono in evidenza la percentuale di utenti che apre le tue mail, la loro pertinenza e l’efficacia delle tue call to action. In genere, avere dei tassi di apertura e di clic elevati significa che l’oggetto e il contenuto della tua mail è in sintonia con l’interesse del pubblico in questione.

Considerando la tipologia di email, quelle transazionali (welcome email, conferma acquisto) generano meno coinvolgimento rispetto alle mail relative a offerte e alle newsletter, anche se concorrono ad avere una funzione essenziale nella fidelizzazione. Ecco perché, per promuovere una campagna di mail marketing ed ottenere un elevato tasso di conversione, occorre mettere in campo le pratiche e le strategie migliori. Quali possono essere, dunque, le best practice?

  • Ottimizzazione: le mail devono essere responsive su qualsiasi dispositivo esse vengano visualizzate. Ciò significa che il contenuto (testi, immagini, CTA) deve essere correttamente visualizzabile in tutti i device, quindi pc, smartphone e tablet.
  • Test A/B: crea diverse versioni dei tuoi contenuti ed effettua un test A/B e tieni traccia del coinvolgimento per comprendere quale campagna ottenga i migliori risultati. Per esempio, il test viene spesso eseguito proponendo diverse versioni dell’oggetto della mail o inserendo differenti CTA.
  • Senso di urgenza: incoraggia gli utenti ad agire rapidamente, ad esempio realizzando un’offerta temporaneamente limitata, spiegando perché rimandare l’azione rappresenta uno svantaggio.
  • Personalizzazione: è una delle pratiche principali, perché oggigiorno i consumatori ricevono molte mail e sono oramai diventati selettivi nell’apertura dei messaggi. In questo senso, l’oggetto gioca un ruolo chiave in quanto costituisce, di parimenti all’indirizzo mail del mittente, l’elemento da cui dipende l’apertura o meno della posta elettronica. Secondo uno studio riportato da Campaign Monitor, le mail con oggetto personalizzato hanno una probabilità maggiore (il 26%) di essere aperte e, allo stesso modo, aggiungere codici “segnaposto”, come quello che viene sostituito con il nome del destinatario, riesce a conferire un’impressione positiva.
  • Segmentazione: in questo caso, una delle pratiche migliori e strettamente correlata alla personalizzazione è la suddivisione degli utenti sulla base dei contenuti che hanno visualizzato, delle preferenze e del comportamento d’acquisto. Il modo più semplice per farlo è estrarre l’elenco di persone che ha aperto la mail o effettuato un clic. Se le tue email non sono rilevanti per i tuoi iscritti, il rischio è che vengano subito cestinate o contrassegnate come spam, riducendo la deliverability e danneggiando il ROI.

Email marketing: l’importanza della deliverability

In una strategia di email marketing, anche la deliverability, ovvero la capacità di recapitare messaggi di posta elettronica nell’inbox dei destinatari, è una componente essenziale per la riuscita di una campagna.

Gli ISP (Internet Service Providers) possono decidere, in base al punteggio assegnato al mittente, di far arrivare a destinazione una mail, di recapitarla nella casella di spam del destinatario o addirittura rifiutarla. Quali sono i fattori che influenzano la deliverability?

  • subject che includono parole considerate spam. “Complimenti, hai vinto”, “compra”, “vincitore”, “offerta gratuita”, “raddoppia le tue entrate” potrebbero attivare il filtro antispam.
  • alta percentuale di bounce;
  • elevata percentuale di mail marchiate dagli utenti come spam;
  • mail con troppe immagini.

Per controllare il punteggio della tua mail, sono a disposizione degli strumenti ad hoc. Uno di questi è Mail Tester.

Il riscaldamento dell’indirizzo IP

Quando aggiungi un nuovo indirizzo IP dedicato o quando ne riprendi l’utilizzo dopo una sosta di lunga durata, occorre riscaldarlo. Cosa significa? Il riscaldamento dell’IP è la pratica che consiste nell’aumentare gradualmente il volume di invio della posta con un indirizzo IP dedicato. Si tratta di una pianificazione che aiuta a costruire una reputazione presso gli ISP, che riconosceranno poco a poco la legittimità del mittente.

La reputazione, positiva o negativa, è associata al tuo indirizzo IP. Puoi scegliere di avere un indirizzo IP dedicato o utilizzare un indirizzo IP condiviso.

Un IP dedicato è un indirizzo unico ed esclusivo, ossia assegnato a un singolo utente. Questo offre diversi vantaggi nell’invio di newsletter e di una grande mole di posta elettronica, per evitare problemi di reputazione e l’inserimento in blacklist.

Un IP condiviso, al contrario, può essere l’opzione migliore per gli utenti che non inviano un grande numero di mail. Tuttavia, la reputazione in questo caso viene spartita con gli utenti che utilizzano lo stesso indirizzo IP: ad esempio, una campagna che provoca dei reclami può influire negativamente sulla reputazione anche degli altri mittenti.

Come aumentare il rating di consegna

Con Mail Protection puoi aumentare il rating di consegna delle email inviate e attribuire maggiore autorevolezza al tuo dominio. Il servizio aiuta a dare credibilità ai messaggi inviati, evitando il rischio che vengano valutati negativamente dai filtri anti-spam.

Attraverso una configurazione specifica e personalizzata sul nome a dominio, il server del destinatario potrà verificare in modo sicuro l’autenticità del mittente e la legittimità della comunicazione, non marcandola come spam.

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Note sull'autore
Marketing Assistant - Appassionata di scrittura e amante della comunicazione digitale, in Shellrent supporta le imprese nell’identificazione delle soluzioni ideali in materia di hosting, cloud e infrastrutture IT
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